Le superfici ceramiche Naxos sono realizzate attraverso l’impiego di due tecnologie produttive: la pregiata pasta bianca, per le soluzioni destinate agli ambienti interni, e il gres fine porcellanato, adatto per ambienti sia interni che esterni.
TECNOLOGIA PRODUTTIVA PASTA BIANCA
La pasta bianca è una ceramica dal supporto chiaro e leggero. Il suo processo produttivo inizia con la macinazione di un mix di materie prime pregiate (argille, sabbie, carbonati) che porta alla realizzazione di un composto liquido, comunemente definito “barbottina”. La “barbottina” viene finemente atomizzata fino a raggiungere una polvere a granulometria fine ed omogenea, chiamata “impasto”, adatta alla pressatura. Dopo la formazione della piastrella per pressatura dell’impasto, la successiva cottura a temperature superiori a 1.100 C° consente il raggiungimento della greificazione, necessaria a conferire alla pasta bianca le caratteristiche di eccezionale brillantezza, intensità di colori, resistenza, compattezza e inassorbenza dello smalto che la contraddistinguono. I prodotti realizzati in pasta bianca sono caratterizzati da leggerezza e duttilità, caratteristiche che ne facilitano la movimentazione e il processo di posa. La grande varietà di colori e la disponibilità di numerosi formati permettono di personalizzare gli ambienti interni, apprezzando le diverse soluzioni di posa realizzabili e miscelando grafiche e colorazioni secondo gusti soggettivi ed esigenze progettuali. I rivestimenti Naxos in pasta bianca appartengono al gruppo BIII secondo le norme UNI ISO 13006/EN 14411 (assorbimento >10%, carico di rottura >600N, regolarità e costanza dimensionale massima).
TECNOLOGIA PRODUTTIVA GRES PORCELLANATO.
Il processo produttivo del gres porcellanato inizia con la macinazione di un mix di materie prime pregiate (argille, sabbie, feldspati, caolini) che porta alla realizzazione di un composto liquido comunemente definito “barbottina”. Tale composto viene finemente atomizzato fino a raggiungere una polvere a granulometria fine ed omogenea, solitamente chiamato “impasto”, adatta alla pressatura. Dopo la formazione della piastrella per pressatura dell’impasto, la successiva cottura a temperature superiori a 1.250 C° consente il raggiungimento della greificazione, necessaria a conferire al gres porcellanato quelle caratteristiche di eccezionale durezza, resistenza, compattezza, inassorbenza e quindi anche di ingelività che lo contraddistinguono.
Naxos produce prodotti in gres fine porcellanato appartenenti al raggruppamento BIa, definito dalle norme UNI EN ISO come quello con le migliori caratteristiche tecniche (assorbimento < 0,1 %, carico di rottura > 1.300 Newton, massima regolarità e costanza dimensionale ecc.).
DECORAZIONE SUPERFICI NAXOS
Nella fase di decorazione i prodotti Naxos impiegano il sistema DJS (Digital Jet System) che, sfruttando apparecchiature per la decorazione senza contatto, è in grado di riprodurre su materiale ceramico, con una definizione eccelsa, l’estetica raffinata e complessa delle pietre naturali, dei marmi, dei tessuti, del legno, dei mosaici e delle ceramiche più tradizionali. All’interno del ciclo produttivo Naxos si trovano impianti in grado di effettuare lavorazioni in linea quali la rettifica (squadratura perfetta del materiale) e la lappatura (lucidatura di vari livelli e profondità) in grado di conferire ulteriore valore aggiunto sia sul piano estetico che su quello tecnico.
GAMMA NAXOS
La gamma di prodotti che Naxos offre alla propria clientela si articola attraverso una varietà di formati, idonei sia alla pavimentazione che al rivestimento di pareti, a partire dai mosaici con tessere di 2,5×2,5 cm fino al grande 60×120 cm, declinati in spessori tra 7 mm e 20 mm.
Naxos è in grado di offrire una vasta gamma di collezioni e soluzioni ceramiche grazie alla costante ricerca della qualità e agli investimenti, costanti e significativi, destinati alla ricerca, all’innovazione con le tecnologie più evolute del settore e al personale, altamente qualificato e aggiornato.
Certificazioni Tecniche
CERTIFICAZIONE DI QUALITA’
Standard internazionale della Qualità che dimostra l’impegno di Naxos verso la soddisfazione dei clienti
Tutti i prodotti Naxos sono certificati CE
Tutti i prodotti Naxos sono realizzati secondo le esigenti norme internazionali ed europee di certificazione delle piastrelle
Diversi articoli Naxos hanno ottenuto la rigorosa certificazione di prodotto francese
Le materie prime utilizzate da Naxos non sono dannose per gli operatori e l’utilizzatore finale
CERTIFICAZIONE PER LA SICUREZZA DEI LAVORATORI
Naxos assicura il rispetto dei più elevati criteri di sicurezza e salute sul lavoro, ritenendoli valori imprescindibili. L’azienda si impegna costantemente per prevenire gli incidenti sul lavoro e per tutelare la salute dei suoi addetti.
Certificazioni Ambientali
Naxos persegue da anni un’attenta e continua politica di ecologia industriale. L’intero ciclo produttivo offre particolari garanzie di salvaguardia dell’ambiente. Tutti i prodotti del gruppo sono realizzati utilizzando materie prime a basso impatto ambientale e richiedono limitati consumi di risorse naturali; in particolare l’energia elettrica utilizzata è autoprodotta attraverso il sistema della cogenerazione che riduce drasticamente le emissioni in atmosfera. Tutti gli scarti di lavorazione vengono riutilizzati nel ciclo produttivo. Tutti i rifiuti derivati da attività estranee alla produzione vengono accuratamente raccolti in modo differenziato, riciclati e smaltiti. Ogni fase della realizzazione del prodotto (estrazione delle materie prime, preparazione degli smalti, smaltatura, cottura, scelta ed imballaggio) tiene in considerazione il rigoroso rispetto dell’ambiente e dell’uomo attraverso un’analisi rivolta all’intero ciclo di vita del prodotto. Le diverse certificazioni ottenute dai prodotti Naxos testimoniano come per l’azienda sia una priorità rappresentare un modello di ecosostenibilità industriale.
In accordo con i requisiti ISO 14021, numerose collezioni prodotte da Naxos contengono al loro interno materiale riciclato, garantendo agli architetti/progettisti che le utilizzeranno il raggiungimento di importanti crediti relativi al sistema di rating di valutazione ecoenergetica degli edifici LEED.
I prodotti Naxos sono LEED compliant. LEED è un sistema di rating delle performance ambientali degli edifici che promuove una progettazione integrata e sostenibile, riguardante l’intera costruzione, nel corso del suo ciclo di vita. Il sistema LEED definisce gli standard che caratterizzano l’impatto ambientale dell’edificio nella fase del progetto, durante la costruzione e nella manutenzione dello stesso.
Naxos è membro del Green Building Council Italia, associazione che ha fra i principali obiettivi il consolidamento e la diffusione del sistema di rating LEED.
Dichiarazione ambientale di prodotto di tipo volontario, che prevede la comunicazione degli aspetti ambientali di un prodotto, ottenuti attraverso un'analisi di un ciclo di vita (LCA) e verificato da un soggetto indipendente. Fincibec S.p.A fa parte dello studio EPD media settoriale promosso da Confindustria Ceramica.
Manuale d’uso
POSA IN OPERA
Prima della posa in opera è importante verificare accuratamente il tono, il calibro e la scelta del materiale, in quanto non vengono accettati reclami su materiale già posato, i cui difetti fossero visibili prima della posa. Si raccomanda di realizzare ordini di materiale con una eccedenza del 10 o 15 % rispetto alla superficie da piastrellare nel caso si debbano realizzare nel tempo riparazioni di varia natura poiché ordini successivi di piastrelle potrebbero avere un tono non perfettamente abbinabile con quello utilizzato in precedenza.
Durante la posa consigliamo di prelevare sempre il materiale attingendo da più scatole, soprattutto se si tratta di serie con un grado di stonalizzazione e variazione cromatica superiore a V = 2 (rif. catalogo generale e per collezione). Per prodotti venati, come per le pietre naturali, si raccomanda di disporre la venatura delle lastre in modo da ottenere il migliore effetto estetico e cromatico.
La posa può essere realizzata sia a spolvero di cemento, sia a colla, con l’utilizzo di collanti specifici ad elevate prestazioni per gres porcellanato. Si consiglia comunque la posa a colla in quanto offre maggiori garanzie di tenuta, specialmente su grandi formati. Al momento della posa, il sottofondo deve essere planare, stabile, asciutto e maturo, non gelato e non eccessivamente caldo e comunque è necessario seguire le istruzioni dei produttori dei materiali per sottofondi e collanti specifici utilizzati. Gli adesivi cementizi devono essere applicati a temperatura ambiente, ed in genere compresa tra +5° C e + 30/35° C. Resta inteso che anche per la posa si consiglia di rispettare i tempi tecnici indicati dai produttori dei collanti utilizzati. I collanti più adatti alla posa del gres porcellanato e della pasta bianca si possono identificare sulla base della Normativa Europea attualmente in vigore EN12004. In particolar modo per i prodotti lappati/levigati, ma è comunque buona norma anche per tutti gli altri prodotti, non segnare durante le operazioni di posa il materiale sulla superficie di utilizzo con matite (grafite) o pennarelli indelebili.
Si raccomanda per la posa a pavimento l’utilizzo della doppia spalmatura, per piastrelle con un lato di lunghezza maggiore di 60 cm, per avere uno strato compatto di adesivo così come prescritto dalla norma sulla posa UNI 11493.
I GIUNTI E LE STUCCATURE
La larghezza della fuga può variare anche in funzione delle dimensioni delle piastrelle e della destinazione d’uso del pavimento. È sconsigliata la posa a giunto unito, mentre è consigliata una posa con fuga di almeno 2 mm per il prodotto rettificato e almeno 3 mm per il materiale non rettificato o per posa di materiale per esterno (questo tipo di posa consente una maggior presa del fugante sui fianchi delle piastrelle, un maggior assorbimento e la compensazione di eventuali movimenti del sottofondo). Si consiglia di posizionare con regolarità dei giunti di dilatazione negli ambienti grandi, è invece sufficiente lasciare un leggero stacco tra il materiale e i muri perimetrali negli ambienti più piccoli. Sarà poi il battiscopa a coprire lo stacco, dando un aspetto di finitura. Si rimanda comunque ai consigli/suggerimenti del progettista o direttore di cantiere.
Nel caso si scelga la posa “a correre” dei prodotti in formati rettangolari, si consiglia di sfalsare il lato più lungo per un massimo di 10-15 cm sulla lunghezza del pezzo adiacente. Per i grandi formati (come previsto anche dalla norma UNI 11493) si consiglia di utilizzare la tecnica della doppia spalmatura: il collante deve essere applicato sia sul retro della piastrella che sulla parete/pavimento, garantendo così l’assenza di vuoti tra ceramica e supporto. Durante la posa dei prodotti è opportuno ricoprire il pavimento con teli e cartoni già in fase di posa, in modo tale da impedire che eventuali materiali residui vadano a scalfire la superficie della pavimentazione.
Per una maggior valenza estetica, suggeriamo gli stucchi in cadenza di colore con la piastrella, onde ridurre il contrasto, soprattutto per prodotti lappati e rettificati. Dopo la stuccatura delle piastrelle in gres porcellanato è importante, a stucco ancora fresco, rimuovere immediatamente, in modo accurato con spugna ed acqua abbondante, lo stucco in eccesso.
POSA DI GRES PORCELLANATO SU PAVIMENTI PREESISTENTI
Prima della posa verificare la planarità delle superfici e livellare se necessario. In ogni caso prevedere la perfetta pulizia delle superfici eliminando ogni traccia di cere, oli o residui che possano compromettere l’adesione.
Prevedere fughe di 2 mm. e giunti di dilatazione perimetrali. Rispettare tutti i giunti di dilatazione sottostanti.
Stendere la colla sul pavimento sottostante con una spatola idonea; stendere la colla anche sulla lastra da posare con la parte liscia della spatola secondo il metodo della doppia spalmatura.
Può essere utile, in determinati casi, caricare spigoli e angoli con un ulteriore spessore di adesivo.
Applicare la lastra ed eliminare i vuoti d’aria battendo con cura la superficie per favorire un’adesione completa avendo cura di mantenere le fughe libere da adesivo.
POSA DA RIVESTIMENTO DI PARETI
Le piastrelle in pasta bianca e in gres porcellanato necessitano delle seguenti raccomandazioni per la posa a parete negli ambienti interni:
Verificare la planarità delle superfici, livellando se necessario.
Prevedere fughe di almeno 2 mm. Rispettando i giunti di dilatazione sottostanti.
Stendere l’adesivo sulla parete utilizzando una spatola idonea.
Applicare la lastra ed eliminare i vuoti d’aria battendo con cura la superficie per favorire un’adesione completa.
Utilizzare come collante adesivi per gres porcellanato/pasta bianca scegliendo la tipologia adatta alla natura della parete da rivestire.
POSA DI GRES PORCELLANTO IN ESTERNO
Per la posa di rivestimenti in gres porcellanato in esterno, prevedere un corretto dimensionamento delle fughe ed un appropriato reticolo di giunti elastici in funzione del sottofondo, delle dimensioni e della planimetria della facciata.
Per la buona riuscita di una pavimentazione in ceramica in ambienti esterni, è indispensabile la scelta e l’utilizzo di piastrelle di qualità superiore, ma è altrettanto importante la presenza di un progettista esperto che possa adeguare, nel suo complesso, il sistema di posa ai carichi specifici richiesti ed alla situazione statica della superficie sulla quale si interviene. In particolare gli strati di sottofondo debbono essere dimensionati a tali carichi considerando l’eventuale necessità di utilizzo di reti elettrosaldate per prevenire possibili assestamenti. Il progetto dei giunti di deformazione, le tecniche di applicazione dell’allettamento e delle piastrelle debbono essere eseguiti nel rispetto del RAPPORTO TECNICO CEN/TR 13548 “Regole generali per la progettazione e l’esecuzione delle piastrellature ceramiche”. Di seguito alcune indicazioni per la posa di pavimenti in esterno del Gruppo Fincibec:
1) Utilizzo di adesivi cementizi migliorati, deformabili, con tempo aperto allungato (classe C2E S1 secondo EN 12004) per formati fino a 25×25 cm su massetti cementizi, strutture in getto di calcestruzzo e impermeabilizzazioni.
2) Utilizzo di adesivi cementizi migliorati, altamente deformabili, con tempo aperto allungato (classe C2E S2 secondo EN 12004) per dimensioni di piastrelle di formati maggiori su massetti cementizi, strutture in getto di calcestruzzo e impermeabilizzazioni.
3) Applicare la tecnica della doppia spalmatura per mezzo di spatola di idonea dentatura in modo da avere un letto pieno: questo permette di evitare la formazione di vuoti che provocherebbero il ristagno di acqua con il rischio di aumento di volume dovuto al gelo ed il conseguente distacco o rottura della pavimentazione.
4) Utilizzo di fughe non inferiori ai 3 mm ed esecuzione di giunti di dilatazione (di ampiezza non inferiore ai 5 mm e realizzati almeno ogni 9-12 m2) per sopperire ai forti stati tensionali, dovuti all’escursione termica diurna/stagionale, che si vengono a creare tra il gres porcellanato, che ha coefficiente di dilatazione praticamente nullo, e il supporto.
5) Le pendenze di progetto debbono essere regolari ed almeno dell’1,5% per consentire un facile deflusso dei liquidi. Debbono essere realizzate nella struttura stessa, o predisponendo uno speciale massetto in pendenza; è sconsigliato, nel caso di posa tradizionale a malta cementizia, tentare di realizzare la pendenza variando lo spessore dell’allettamento.
IL LAVAGGIO “DOPO POSA”
Il lavaggio “dopo posa” è obbligatorio a fine cantiere. La rimozione inadeguata o tardiva dei residui della stuccatura utilizzata per le fughe, può lasciare alonature difficili da rimuovere e creare sulla pavimentazione un film cementizio capace di assorbire ogni forma di sporco, dando così l’impressione che sia il materiale a sporcarsi.
a) Fughe con stucco cementizio (Classe CG – EN 13888): per rimuovere gli eccessi di stucchi cementizi, lavare il pavimento con la soluzione acqua + acido tamponato (percentuali di acqua/acido come riportato sulla confezione).
Si consiglia l’utilizzo dei seguenti prodotti:
Deterdek – Fila
Delta Plus – Kerakoll
Keranet – Mapei
Cement Remover – Faber
Solvacid – Geal Bel Chimica
b) Fughe con stucco epossidico (Classe RG – EN13888) (non consigliato per superfici strutturate o lappate/levigate se non dopo aver realizzato prova in cantiere): è fondamentale non lasciare residui di epossidico a fine lavori, asportando tutto il materiale in eccesso sulla superfice della piastrella prima che inizi ad indurirsi in quanto risulterebbe molto difficile la successiva rimozione. Nel caso siano ancora presenti residui e aloni di stucco epossidico utilizzare un prodotto specifico seguendo le istruzioni riportate dal produttore.
Si consiglia l’utilizzo dei seguenti prodotti:
Fuga-Soap Eco (Kerakoll)
Epoxy Residue Remover (Faber Chimica)
CR10 (FILA)
Eposolv (Geal Bel Chimica)
Per entrambi i tipi di stucco suggeriamo di raccogliere in prima fase lo sporco grossolano e distribuire sulla piastrellatura, strofinando con l’ausilio di uno straccio incolore, i detergenti diluiti secondo le indicazioni del produttore. Suggeriamo di eseguire un lavaggio preliminare su una superficie campione di alcuni metri quadrati; in caso di esito positivo, estendere la pulizia su tutta la superficie ed evitare che suddetti detergenti vengano a contatto con pezzi speciali ed elementi di alluminio, acciaio, pietre naturali (es: marmo). Durante il tempo di azione dei detergenti (stabiliti dal fornitore sull’etichetta) strofinare lo sporco più ostinato con tamponi Scotch-Brite o con spugna di cellulosa. Successivamente si procederà poi a risciacquare abbondantemente con acqua per assicurarsi che il pavimento sia privo di residui di detergenti e sporco. Per i materiali levigati/lappati e pezzi speciali/decori assicurarsi di procedere con la pulizia dei residui di stucco e malta cementizia prima che questi si essicchino in modo da escludere l’utilizzo di spugne abrasive sulle pregiate superfici lucide che potrebbero graffiarsi.
Una volta effettuato il lavaggio acido, potrebbe essere necessario eseguire un lavaggio basico o alcalino utilizzando detersivi sgrassanti. Questo perché il lavaggio acido può lasciare un’untuosità sul pavimento che potrebbe contribuire a trattenere lo sporco. Come detergente alcalino consigliamo l’utilizzo dei seguenti prodotti:
Fila PS/87 – Fila
Wax remover – Faber Chimica
Deterflash – Geal Bel Chimica
MANUTENZIONE ORDINARIA E PULIZIA QUOTIDIANA
Dopo avere effettuato la pulizia “dopo posa” (capitolo precedente), per una buona manutenzione ordinaria delle superfici ceramiche del Gruppo Fincibec è sufficiente una pulizia con comuni detergenti neutri diluiti in acqua calda, seguendo sempre le modalità riportate sulle confezioni. Si consiglia di prestare molta attenzione alla fase di risciacquo e di asciugatura del pavimento/rivestimento, che consente di rimuovere lo sporco e di evitare accumuli (stratificazioni) di calcare, di detergente e di residui di sporco. I prodotti che consigliamo per questo scopo sono i seguenti:
Fila Cleaner – Fila
Floor Cleaner – Faber Chimica
Bel Gres – Geal Bel Chimica
Si sconsiglia vivamente l’impiego di cere, saponi oleosi, impregnanti e trattamenti vari (idro-oleo repellenti) sul prodotto in gres porcellanato la cui applicazione non è necessaria.
L’acido fluoridrico (HF) e i suoi derivati danneggiano irrimediabilmente tutti i prodotti ceramici, quindi è sempre importante assicurarsi di non utilizzare prodotti contenenti tali sostanze chimiche (a volte presenti in alcuni articoli per la pulizia straordinaria di bagni, superfici di docce ecc).
PULIZIE STRAORDINARIE
In caso di macchie particolari e/o particolarmente tenaci, o per una pulizia straordinaria di tutta la superficie, è consigliabile l’uso di detergenti specifici come meglio indicato nella tabella proposta di seguito. Va inoltre sottolineato come la rimozione di qualsiasi tipo di macchia sia più agevole se rimossa quando questa è ancora fresca. In particolare su gres porcellanato lappato o levigato è importante fare sempre un test preventivo prima dell’uso dei prodotti detergenti.
TABELLA PULIZIE STRAORDINARIE*
Tipo di macchia
Detergenti*
Detergenti*
Solventi*
Sgrassanti/Pulitori: Alcalini
Decalcarizzanti: Acidi
Olio, Grasso, Birra, Aceto, Succo di frutta, Salse, Macchie di verdura, Thè, Residui organici, Gomma di scarpe, Cere di trattamento
* Seguire le indicazioni del fabbricante, fare sempre test preventivo su una piastrella prima dell’uso e prestare particolare attenzione su materiali lappati e levigati e decori
PER ULTERIORI INFORMAZIONI/CHIARIMENTI CONTATTARE L’UFFICIO ASSICURAZIONE QUALITA’ GRUPPO FINCIBEC ALL’INDIRIZZO: QUALITY@FINCIBEC.IT
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